Ciao a chi mi legge.
In ognuno di noi con il passare del tempo, si forma il carattere.
Gusti, preferenze, opinioni e tutto ciò che ci contraddistingue, che ci rende unici.
Poi, anche non volendo ammetterlo, le esperienze sedimentano anche emozioni considerate negative.
Ansia, paura, forse anche debolezza...
È l'ombra che si proietta fuori di noi, se ci avete fatto caso è sempre deformata rispetto ai nostri contorni.
Il sole ci illumina e proietta questa figura senza lineamenti.
Però è lì, fa parte di noi, ci segue, ci osserva silenziosamente, è l'unica che ci conosce davvero!
Per qualcuno è un rifugio sicuro, dove racchiudere tutto ciò che è poco convenzionale o mal tollerato.
Credo che andare fino in fondo aiuti a conoscere se stessi e forse ad accettarsi, difetti compresi.
Solo l'ombra ci può svelare chi siamo veramente e perché si è potuta nutrire, approfittando della nostra negazione.
In effetti è più rassicurante credersi immuni da pensieri negativi, aggressivi o rinunciatari.
E invece io penso che alla base di un buon equilibrio, ci debba essere la comprensione dei nostri lati ombra
Fanno parte del nostro vissuto, hanno una ragione di esistere e se ignorati, segnalano la loro presenza.
Spesso si crede che sedando un disturbo esso scompaia.
Non credo, penso invece che vada affrontato.
Solo accettando i nostri risvolti negativi possiamo ridimensionare il loro potere sulla nostra quotidianità.
Solo guardando in faccia la nostra parte più misera e gretta, possiamo modellarla a nostro piacimento e beneficiarne.
Accettando la totalità dell'animo umano, permettiamo a noi stessi di evolvere come persone, liberandoci della convinzione errata, di dover essere per forza vincenti e ragionevolmente corretti.
Non credo proprio!
Tutti sbagliamo, spesso mossi da sentimenti poco nobili.
Da incongruenze dei pensieri, da scelte più facili e meno impegnative.
Ma, l'ombra è lì che osserva, assorbe, memorizza.
Al momento giusto, bussa e ci ricorda ciò che siamo...
Un po' come nascondere la polvere sotto al tappeto!
Oltre ad essere anti igienico, prima o poi viene fuori e il lavoro di pulizia, si complica.
Credo che in rarissimi casi si possa evitare di fare i conti con la propria ombra.
Forse chi si serve di lei per avere diverse opportunità è il più fortunato.
Per tutti gli altri c'è necessità di amalgamarla nel vivere quotidiano.
Dosandola, potrebbe essere una risorsa anziché un limite.
La paura diventerebbe un allarme di scelte affrettate.
L'ansia segnalerebbe un disagio non più tollerabile.
Il cinismo funzionerebbe come protezione per coloro che sono carenti di sano egoismo.
Forse affrontando il lato più profondo e sgradevole dei nostri sentimenti, potremmo servircene in modo costruttivo.
E magari imparare ad accettare che la natura ci riserva anche sensazioni sgradevoli o meglio stimola sentimenti contrastanti.
Così facendo le reazioni più istintive verrebbero stemperate dalla razionalità ma non del tutto soffocate.
Nel limite della tollerabilità, i nostri lati ombra segnano dei confini inviolabili, che proteggono la parte più fragile di noi.
Quella che ognuno protegge e nasconde ad occhi indiscreti.
Forse facendo leva sui nostri istinti meno nobili, dosandoli sapientemente, il carattere sarebbe più aderente alla personalità e l'equilibrio creato, sarebbe la custodia dell'animo fragile.
In fondo, potrebbe essere proprio l'ombra a custodire la vera natura di ognuno di noi...
Forse...
Buona vita, Arianna.
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