Ciao a chi mi legge.
C'è una bellissima abitudine a Napoli, il caffè sospeso!
Consiste nel nobilissimo gesto di chi, recandosi al bar per gustare un caffè, ne paga due.
Lasciando così un caffè già pagato, in sospeso, in attesa, pronto per essere assaporato...
Da chi non può permetterselo, non può andare fuori budget, avrebbe piacere ma non i mezzi.
Allora chi non può, chiede al barista se qualche anima buona e anonima, abbia lasciato un caffè in sospeso....
Io amo il caffè, è un rituale anche di aggregazione, mi piace solitario o condiviso, preso al volo o sorseggiato seduta comoda, dipende...
Ma questa tradizione partenopea la trovo divina.
Ha un potere e un impatto simbolico fortissimo.
Ognuno preso dalle proprie cose, si prende una pausa di relax e con essa la bega di pensare a chi è meno fortunato.
In effetti di questi tempi anche un caffè al bar è un lusso...ovviamente grazie a chi il caffe e l'ammazza caffè c'è l'ha PERENNEMENTE scroccato e spesso se ne dimentica.
Di tutti i mesi dell'anno febbraio mi è più antipatico.
Lungo e piovoso non mi passa mai.
Quest'anno no. È andata meglio, è volato.
Grazie anche al fatto che sono presa dal blog.
Lancio nell'etere pensieri, riflessioni, dubbi, domande, ragionamenti, più o meno condivisi e condivisibili.
Questo mi dà grande soddisfazione, mi sento libera.
Stamattina, finalmente è primo marzo.
La primavera si avvicina, le giornate si allungano, c'è più luce.
Il mio umore è in netto miglioramento :-) :-) :-) :-)
Alle otto in punto, ho scoperto, ricevuto e gustato il primo caffè sospeso della mia vita.
Che soddisfazione...ringrazio l'anonimo che mi ha onorato del suo pensiero.
Ho accettato volentieri, significa che i miei messaggi arrivano, smuovono, forse aiutano.
Comunque hanno un impatto....
Che dire, per un momento mi sono sentita napoletana anche io!
Grazie assai...
Buona vita, Arianna.
...😊😊😊
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