Ciao a chi mi legge.
Ci troviamo in una società di parole vuote, finte amicizie, l'apparire è più importante dell'essere...
Mi interrogo sul senso di una promessa.
Ha senso ancora, dare la propria parola?
Io, le attribuisco un valore altissimo.
Invece di antica, non passerò per ridicola?
Tutto è effimero, le false promesse sono ormai tollerate come normali, allora...non sarò un'illusa?
Fidarsi, affidarsi, concedere il beneficio del dubbio, non sarà troppo azzardato ormai?
Dicevo già che le persone reali sono estranee, gli sconosciuti virtuali tutti amici.
C'è qualcosa che non mi torna.
Guardare negli occhi una persona, accettare un rischio, confidarsi, è normale o è oramai un azzardo da incoscienti?
Farsi guidare dall'istinto, è salutare o fallimentare?
Penso che alle chiacchiere debbano seguire necessariamente i fatti, altrimenti ci si fa prendere per il naso.
A volte si ha bisogno di credere nel prossimo, ma se non si hanno riscontri si deve avere il coraggio di dire basta.
Il vero egoismo è aspettarsi dagli altri, ciò che noi non faremmo per loro.
Però si promette...
Sminuendo così il valore della promessa, insomma di loro stessi.
Un po' come i politici in campagna elettorale!
Ecco, quelli così in campagna ce li lascerei volentieri a zappare, sudare e riflettere sul valore della parola data.
Già questa è sarebbe vittoria.
Che dire, spero non sia un'epidemia e che ancora si abbiano in considerazione i propri valori.
In attesa di un'inversione di tendenza, auguro...
Buona vita, Arianna.
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